Nel piccolo seme è racchiusa un'intera vita, con tutte le proprieta', le caratteristiche, la forza e la debolezza, la bonta' e la cattiveria. Nel loro complesso sono cibi curiosi, innoqui e simpatici come gli hobbits.
Con il termine generico “frutta secca” si indicano i frutti oleosi
come noci, nocciole e mandorle. Ognuno di questi frutti ha proprietà
particolari, e tutti, se consumati con moderazione, nutrono,
rinvigoriscono corpo e mente, proteggono il sistema cardiocircolatorio,
il cervello, la pelle, i capelli e i muscoli. E sono adatti anche per
chi fa sport, svolge un lavoro intellettuale o non mangia carne.
Sei vegetariano? Ecco un cibo adatto a te
I frutti oleosi apportano sostanze per lo più presenti nei prodotti
di origine animale e necessarie all’organismo: dalle vitamine B alle
proteine.
Noci anticolesterolo
Contengono acido folico, vitamina E, acidi grassi essenziali,
magnesio, fitoestrogeni e fitosteroli. Sono utili contro gli effetti di
un pasto ricco di grassi, hanno proprietà anticolesterolo e proteggono
cuore, arterie, cervello e sistema nervoso.
• Dose: 3 noci al dì.
Arachidi per crescere bene
Apportano arginina, un aminoacido fondamentale per la crescita; sono
presenti anche vitamina E e fosforo in buone quantità. Al naturale e
tostate sono adatte ai bimbi in età scolare – purché non allergici! – e
per la pelle.
• Dose: 5 arachidi al dì.
Nocciole per proteggere il cuore
Contenuti: sono la miglior fonte di vitamina E e sono ricche di fitosteroli che proteggono le arterie e il cuore.
• Perché fanno bene: mantengono giovane la pelle e la idratano, contrastano la formazione di rughe e del colesterolo cattivo.
• Dose: 5 nocciole al dì.
Pistacchi: sì ma senza sale. E ti tolgono l’ansia!
Sono ricchi di vitamine B6, B1, ferro, fosforo, calcio, manganese,
potassio, rame. Se consumati senza aggiunta di sale, sono diuretici,
anticolesterolo, antinfettivi, antiansia e utili in caso di depressione
lieve.
• Dose: 7 pistacchi al dì.
Mandorle per essere felici
Apportano proteine, acidi grassi essenziali, vitamine (soprattutto la B2
e la E), insieme a numerosi sali minerali (manganese, magnesio, calcio,
rame, fosforo).
Sono antiansia, migliorano l’umore, aiutano l’intestino, aiutano la concentrazione.
• Dose: 5 mandorle al dì.
Anacardi ripuliscono il sangue
Contengono un’alta percentuale di grassi monoinsaturi (come l’olio
d’oliva), acido folico, vit. B1 e B2, selenio, steroli vegetali.
Contrastano il colesterolo cattivo, sono antidepressivi.
La nostra azienda..
La nostra esperienza deriva dal lavoro quotidiano di 36 anni. Per noi il fine non è mai il denaro, ma produrre il miglior prodotto rispettando l'ambiente. Il collante più importante in famiglia non è il denaro, ma il rispetto e gi affetti per ognuno dei componenti.
domenica 29 dicembre 2013
domenica 22 dicembre 2013
Christmas time
Nell'attesa del Natale cosa c'è di piu' dolce di sorseggiare un buon
vino e gustare le prove-dolci che mogli, mamme e nonne stanno facendo
per il cenone della Vigilia e le colazioni felici insieme ai bambini?
Inizierei molto volentieri con i tozzetti viterbesi
Tozzetti di Viterbo
|
I
tozzetti sono i biscotti secchi a base di nocciole tostate dei Monti
Cimini, caratteristici e diffusi nella provincia di Viterbo. Sono
sinonimo di festa solenne: non mancano mai sulla tavola e nei
"rinfreschi" in occasione di matrimoni, battesimi, cresime e comunioni.
La produzione e diffusione dei tozzetti nel viterbese si può far
coincidere con la grande estensione di noccioleti, in particolare della
cultivar gentile romana, intorno agli anni '50-'60 del '900, quando la
superficie agricola dedicata a questa coltura passa dai 2.000 ai 20.000
ettari, concentrandosi prevalentemente nel comprensorio dei Monti Cimini
e classificandosi, quindi, come coltura predominate nell'economia
agricola della provincia.
Elementi di tradizionalita' nel processo produttivo
Si riscontrano nell’impiego di nocciole della
cultivar locale "Tonda gentile romana" prodotte nelle zone della
provincia di Viterbo maggiormente vocate alla corilicoltua. La nocciola
gentile romana è una delle varietà più note in Italia e grazie alle sue
peculiarità organolettiche valorizza le produzioni dolciarie dal
cioccolato, ai torroni, ai tozzetti.
Area di produzione
Prodotto tradizionale della provincia di Viterbo.
domenica 15 dicembre 2013
Il Natale mi confonde
Il Natale mi confonde.
In ogni famiglia c'è una tradizione dolciaria piu' o meno segreta.
Il Natale ha una tradizione di dolcetti secchi, poveri di uova e zucchero, ma ricchi di frutta secca che nelle mie zone abbonda. E'grazie al web che di segreti non ce n'è.Fino a 50 anni fa le ricette e le "dosi" dei dolci tradizionali, rimanevano custodite segretamente tra i fogli ingialliti dei quaderni che raramente venivano aperti per mancanza di tempo e possibilita'.Lo zucchero e i lieviti erano ingredienti preziosi, per non parlare del cioccolato e delle uova che si preferiva usare per ammassare la pasta!I tempi sono cambiati ma pensare a come rendevano buona e accogliente una tavolata, oggi, ci puo' aiutare!
La ricetta della mia famiglia è differente...
In ogni famiglia c'è una tradizione dolciaria piu' o meno segreta.
Il Natale ha una tradizione di dolcetti secchi, poveri di uova e zucchero, ma ricchi di frutta secca che nelle mie zone abbonda. E'grazie al web che di segreti non ce n'è.Fino a 50 anni fa le ricette e le "dosi" dei dolci tradizionali, rimanevano custodite segretamente tra i fogli ingialliti dei quaderni che raramente venivano aperti per mancanza di tempo e possibilita'.Lo zucchero e i lieviti erano ingredienti preziosi, per non parlare del cioccolato e delle uova che si preferiva usare per ammassare la pasta!I tempi sono cambiati ma pensare a come rendevano buona e accogliente una tavolata, oggi, ci puo' aiutare!
La ricetta della mia famiglia è differente...
venerdì 6 dicembre 2013
E dopo una giornata di lavoro,arrivare a casa e respirare il profumo appetitoso della cena, insieme alla mia famiglia, mi ricarica di forze per domani.
Risotto Castelmagno e nocciole:
1 lt brodo di pollo leggero (o vegetale)
30 gr burro
80 gr Castelmagno e 20 gr per decorare
1 cipolla piccola
40 gr nocciole spellate
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
Pepe bianco macinato, q.b.
320 gr Riso carnaroli
Sale q.b.
Per preparare il risotto con Castelmagno e nocciole iniziate tritando la cipolla finemente e fatela appassire in un tegame con l’olio e il burro a fuoco bassissimo per circa 10-15 minuti. Alzate la fiamma e versate in pentola il riso che farete tostare per un minuto mescolando di continuo; unite 2-3 mestoli di brodo e continuate la cottura aggiungendo ancora del brodo, poco alla volta, quando serve.
Nel frattempo ponete le nocciole spellate in una teglia e fatele tostare per qualche minuto in forno a 200° fino a che diverranno croccanti (attenti a non bruciarle); lasciatele intiepidire e poi tritatele grossolanamente.
Quando il riso sarà al dente, spegnete il fuoco, aggiungete il formaggio Castelmagno grattugiato, amalgamatelo e mantecate assieme ad una noce di burro poi impiattate, cospargendo i piatti con la granella di nocciole tostate e qualche scaglietta di Castelmagno, quindi servite.
30 gr burro
80 gr Castelmagno e 20 gr per decorare
1 cipolla piccola
40 gr nocciole spellate
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
Pepe bianco macinato, q.b.
320 gr Riso carnaroli
Sale q.b.
Per preparare il risotto con Castelmagno e nocciole iniziate tritando la cipolla finemente e fatela appassire in un tegame con l’olio e il burro a fuoco bassissimo per circa 10-15 minuti. Alzate la fiamma e versate in pentola il riso che farete tostare per un minuto mescolando di continuo; unite 2-3 mestoli di brodo e continuate la cottura aggiungendo ancora del brodo, poco alla volta, quando serve.
Nel frattempo ponete le nocciole spellate in una teglia e fatele tostare per qualche minuto in forno a 200° fino a che diverranno croccanti (attenti a non bruciarle); lasciatele intiepidire e poi tritatele grossolanamente.
Quando il riso sarà al dente, spegnete il fuoco, aggiungete il formaggio Castelmagno grattugiato, amalgamatelo e mantecate assieme ad una noce di burro poi impiattate, cospargendo i piatti con la granella di nocciole tostate e qualche scaglietta di Castelmagno, quindi servite.
Si inizia la potatura
Di Venere e di Marte non si viene e non si parte e non si da' inizio all'arte...
e pensare che nella mia famiglia tutte le cose piu' belle ed importanti sono sempre accadute in questi giorni della settimana.
Oggi ho iniziato la potatura dei noccioleti.
Ho aspettato che anche l'ultima foglia cadesse, che il cielo terso di dicembre mi facesse da tetto e che i raggi del sole mi suggerisse i rametti da tagliare!
La potatura è un lavoro fondamentale per mantenere il noccioleto produttivo e la chioma arieggiata ed illuminata.La produzione e' localizzata sui rami dell'anno precedente, per cui le sedi produttive si rinnovano ogni anno. Quindi io intervengo ogni anno nel diradamento della chioma cercando di bilanciare i rami che metteranno frutto e quelli con gemme a vegetazione.
e pensare che nella mia famiglia tutte le cose piu' belle ed importanti sono sempre accadute in questi giorni della settimana.
Oggi ho iniziato la potatura dei noccioleti.
Ho aspettato che anche l'ultima foglia cadesse, che il cielo terso di dicembre mi facesse da tetto e che i raggi del sole mi suggerisse i rametti da tagliare!
La potatura è un lavoro fondamentale per mantenere il noccioleto produttivo e la chioma arieggiata ed illuminata.La produzione e' localizzata sui rami dell'anno precedente, per cui le sedi produttive si rinnovano ogni anno. Quindi io intervengo ogni anno nel diradamento della chioma cercando di bilanciare i rami che metteranno frutto e quelli con gemme a vegetazione.
domenica 1 dicembre 2013
I nostri prodotti
La raccolta delle nocciole avviene meccanicamente, inizia nei primi giorni di settembre per concludersi, alcuni anni anche, ad ottobre.
Una volta raccolte, le nocciole vengono pulite ed essiccate, poi messe nei silos.
Per ottenere i semi-lavorati, le nocciole subiscono vari passaggi.
Inizialmente devono essere calibrate, poi sgusciate in base al calibro e ricalibrate dopo la sgusciatura per poter passare sul tappeto di cernita dove abili mani e una vista acuta riescono a selezionarle eliminando ogni imperfezione.
Si ottiene così lo sgusciato crudo.
Per ottenere il tostato occorre far cuocere la nocciola nel tostino a 120 gradi per 45 minuti circa, solo così si otterrà la Gentile Romana fragrante, con tutti gli olii essenziali conservati al suo interno.
Il tostato viene confezionato sottovuoto, principalmente ,in confezioni da 5 Kg, ma anche in base alle esigenze del cliente.
Lo step successivo per ottenere la granella è far passare la nocciola tostata attraverso una macchina che garantisce un taglio ottimale, mantenendo l'integrità nel gusto e nella fragranza.
La granella piccola, media e granellone viene confezionata in buste sottovuoto da 5 Kg o in base alle esigenze del cliente.
La catena si chiude con la farina di nocciole ottenuta setacciando la granella.
Viene confezionata in buste sottovuoto da 1 Kg e da 5 Kg.
Una volta raccolte, le nocciole vengono pulite ed essiccate, poi messe nei silos.
Per ottenere i semi-lavorati, le nocciole subiscono vari passaggi.
Inizialmente devono essere calibrate, poi sgusciate in base al calibro e ricalibrate dopo la sgusciatura per poter passare sul tappeto di cernita dove abili mani e una vista acuta riescono a selezionarle eliminando ogni imperfezione.
Si ottiene così lo sgusciato crudo.
Per ottenere il tostato occorre far cuocere la nocciola nel tostino a 120 gradi per 45 minuti circa, solo così si otterrà la Gentile Romana fragrante, con tutti gli olii essenziali conservati al suo interno.
Il tostato viene confezionato sottovuoto, principalmente ,in confezioni da 5 Kg, ma anche in base alle esigenze del cliente.
Lo step successivo per ottenere la granella è far passare la nocciola tostata attraverso una macchina che garantisce un taglio ottimale, mantenendo l'integrità nel gusto e nella fragranza.
La granella piccola, media e granellone viene confezionata in buste sottovuoto da 5 Kg o in base alle esigenze del cliente.
La catena si chiude con la farina di nocciole ottenuta setacciando la granella.
Viene confezionata in buste sottovuoto da 1 Kg e da 5 Kg.
Cesto dei prodotti presentati nella Giornata del Ringraziamento 2013 |
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